Mancano fisioterapisti in Puglia ma la graduatoria sta per scadere

tratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno del 10 marzo 2024

Sono quelli che «abbracciano» ilpaziente, che condividono la sua malattia, il suo dolore e, ogni giorno, il lorocompito è «curare» con le mani quellapersona, quel bimbo, quell’adulto,quell’anziano che si affidano alle lorocure con speranza e gratitudine.

Sono i fisioterapisti, gli operatori sanitari indispensabili per la tutela dellasalute di ciascuno individuo. Ma, purtroppo, nonostante ifisioterapisti sianola terza professione sanitaria per numero, dopo medici e infermieri, e laprima nell’ambito della riabilitazionein senso stretto, la loro presenza si èridotta al lumicino nelle strutture pubbliche della Puglia. Nelle aziende sanitarie pugliesi, dal Gargano sino alSalento, infatti, tutti i servizi di riabilitazione lavorano sottonumero e, nonostante dal mese di ottobre 2022 esistauna graduatoria regionale con oltre 200fisioterapisti tra idonei e vincitori effettivi (di un concorso le cui prove sivolsero a maggio 2022) pronti a prendere servizio, solo una ottantina sonostati chiamati. I restanti continuano arimanere inattivi in quella graduatoriache, tra qualche mese, scadrà. Quei fisioterapisti non vengono assorbiti nellestrutture sanitarie pubbliche a causadel tetto di spesa che impedisce di assumere il personale sanitario.

«Esatto. Le As] pugliesi – spiega Giacoma Gialia Berloco, presidentedell’Ordine fisioterapisti Bari-BAT eTaranto – ci hanno confermato la necessità di personale che, come per gliinfermieri, purtroppo non può esseresoddisfatta per i tetti di spesa limitatiimposti alla Regione. Con i colleghi presidenti interprovinciali pugliesi ( Angelo Scrimitore dell’Ordine di di Brindisie Lecce e Giulio Conticelli dell’Ordinedi Foggia) stiamo da tempo gridando agran voce l’importanza dell’assunzionedi chi ha vinto il concorso prima dellascadenza della graduatoria che avverràad ottobre di questo anno, fra soli 7mesi».

«I fisioterapisti – aggiunge la Berloco -costituiscono la parte preponderanteall’interno dell’area della riabilitazione. In Italia ci sono all’incirca 72milafisioterapisti (in Germania sono oltre90mila), in Puglia sono circa Smila mala stragrande maggioranza sono fisioterapisti liberi professionisti, non sonodipendenti pubblici. Da qui deriva laincapacità di molte Regioni di sopperire alle richieste della popolazione e leliste d’attesa si allungano. Della popolazione italiana, il 44,9% ovvero più di27 milioni di persone, necessita di interventi riabilitativi, in particolar modo quelli relativi alla fisioterapia.

Per quanto riguarda la gerontologia,la nostra società va incontro ad unaelevata popolazione di anziani e, dunque, i numeri statistici aumentano (gliover 65 egliover80)ma abbiamo, anche,una grande popolazione di bambini chehanno bisogno di cure riabilitative e fisioterapiche in particolare».

Presidente Berloco, la Regione Puglia cosa ha fatto per soddisfare le richieste riabilitative da parte della popolazione locale?

«La Asl Bari con il concorso del 2019 ha assunto una grossa fetta di fisioterapisti anche se il problema delle listed’attesa non è stato scongiurato così come altrove e così come in tutte le branche della sanità. La As] Taranto èquella che soffre un po’ di più dal puntodi vista della carenza di fisioterapisti.C’è bisogno di altro personale ma, anche, di dare più importanza al ruolodella riabilitazione e di rivedere il sistema per quanto riguarda la riabilitazione che, proprio perché va incontroalle esigenze di numerosi pazienti cronici, andrebbe strutturata diversamen-te per garantire una continuità assistenziale ospedale-territorio».

Di cosa si occupa il fisioterapista?

«Non si occupa solo della riabilitazione ma, anche, della prevenzione, ditutta quellabranca che é la palliazione ela riabilitazione oncologica dove siamomolto carenti soprattutto sul territorio.Il fisioterapista può occuparsi della valutazione di quelli che sono i bisogniriabilitativi di un paziente cronico stabilizzato. Noi fisioterapisti puntiamosempre a migliorare la condizione delpaziente o, quanto meno, a impedireche si possano avere ulteriori regressioni».

Le vostre interlocuzioni con la Regione Puglia?

«Ci sono dei tavoli tecnici istituiti inRegione (quello permanente sulle lineedi indirizzo in riabilitazione, un tavolotecnico sulle professioni sanitarie, ecc)ma è necessario discutere con la partepolitica e istituzionale di quelle che sono le criticità della nostra professione edi come potrebbero essere risolte. Bisogna attribuire il giusto ruolo alla riabilitazione e alla fisioterapia in par-ticolare. La figura sanitaria del fisioterapista è complessa e completa da unpunto di vista di fabbisogno riabilitativo. Chiediamo, pertanto, di incontrare con urgenza il governatore Emiliano,l’assessore Palese e il direttore del Dipartimento salute, Vito Montanaro perdiscutere su quelle che sono le problematiche e come poterle risolvere».

Fenomeno fisioterapisti abusivi

«È un serio problema che, come Ordine, stiamo monitorando costantemente. Occorre distinguere l’abusivoche non è iscritto all’ Ordine professionale che è però passibile penalmentealla stessa stregua dell’abusivo purochenon hail titolo di fisioterapista e chenon puo esercitare la professione. Unaverifica su chinon è iscritto all’ordineéstata fatta con gli enti pubblici. Sui liberi professionisti non siamo in gradodi verificarli tutti. L’abusivo danneggial’immagine del fisioterapista e, d’altraparte, chi sfora nelle competenze delfisioterapista pur avendo il titolo, sitroverebbe a gestire situazioni di cuinon è competente con ripercussioni sulpaziente. Il cittadino prima di sottoporsi ad un trattamento fisioterapico po’chiedere allo specialista se è iscrittoall’ordine. In alternativa esiste un motore di ricerca nazionale a cui il cit-tadino accede e inserisce nome e cognome per verificare se è un fisioterapista certificato»

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